alimentari

Sei appassionato di cucina e vuoi trasformare il tuo hobby in un lavoro vero e proprio? Niente paura, oggi scoprirai come rendere il tuo sogno realtà!

La soluzione può essere l’apertura di uno IAD, dove l’acronimo sta per impresa alimentare domestica, che consiste nella preparazione di alimenti a casa tua per poi poterli rivendere a privati o ad altre imprese senza nessun tipo di somministrazione.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi questa attività? Scopriamoli insieme per fare una scelta consapevole.

I vantaggi della vendita di prodotti alimentari a domicilio

Partiamo subito ad analizzare gli aspetti positivi della vendita di prodotti alimentari a domicilio.

Prima di tutto avrai la possibilità di trovare un lavoro che rispecchi in toto le tue passioni. Infatti, potrai sviluppare in forma di business quello che prima di tutto è un tuo hobby e, di conseguenza, lavorerai con piacere.

Il secondo punto a favore di questa scelta è dettato dagli investimenti ridotti, in quanto avrai la possibilità di svolgere l’attività direttamente dalla tua abitazione, senza alcun costo derivante dall’affitto.

È vero che avrai un consumo maggiore, ma questo verrà coperto dal guadagno della tua attività.

Infine, l’ultimo vantaggio da considerare per l’apertura di uno IAD è la possibilità di rendere la tua casa un luogo di lavoro, da gestire in autonomia e, magari, con la tua famiglia. In questo modo riuscirai a conciliare vita privata e professionale al meglio.

Gli svantaggi dell’attività

Quando dobbiamo prendere una decisione, dobbiamo soffermarci anche su quelli che possono essere gli svantaggi dell’attività. Infatti, solo così riusciremo a fare una scelta consapevole.

Prima di tutto, è bene considerare il rischio dell’attività, legata al fatto che si tratta di un lavoro autonomo. Infatti, in questo caso non avrai la certezza di un guadagno fisso, ma se riuscirai ad ingranare, la tua scelta potrebbe darti delle soddisfazioni superiori alle tue aspettative.

Allo stesso modo, devi mettere in conto le numerose regole che bisogna seguire in ambito alimentare, come quelle legate all’igiene ed alla sicurezza.

Infine, devi considerare che serve una mentalità imprenditoriale per gestire un’attività di lavoro autonomo. Infatti, non basta saper cucinare bene, ma dovrai anche capire come gestire al meglio i tuoi costi ed i rapporti con i fornitori.

Aprire un’impresa alimentare domestica in regime forfettario

Un modo per risparmiare sulle tasse da pagare è quello di aprire l’impresa in regime forfettario, dove sarai soggetto ad una tassazione del 15% (o del 5% per i primi 5 anni di lavoro).

Inoltre, non pagherai le tasse sull’intero guadagno, ma sul 40% dato che il regime forfettario prevede che il 60% dei tuoi guadagni siano per te dei costi, indipendentemente che questi siano stati effettivamente sostenuti o meno.

Facciamo un esempio per spiegarlo al meglio:

Come abbiamo visto, non pagherai le tasse sull’intero incassato, ma sul 40% di esso, quindi se hai incassato 30.000€, pagherai le tasse solo su 12.000€.

Prima di avviare qualsiasi tipologia di attività ti consigliamo di confrontarti con un consulente fiscale, come Fiscozen, che ti possa far scoprire nel dettaglio le tue opportunità di business. In più, con loro hai la possibilità di ricevere una consulenza gratuita e senza impegno per ottenere una risposta ad ogni tua domanda.